Adriano Bardin

L'ultimo spogliatoio

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Fra qualche giorno sarà anche disponibile sul sito di IBS e WEBSTER.

ultimo spogliatoio

Adriano Bardin – L’ultimo spogliatoio – Booktrailer Ufficiale

Adriano Bardin – L’ultimo spogliatoio
Booktrailer ufficiale con nuovi contenuti.
Realizzato e diretto da LibrArtStudio
Fotografia e montaggio di Piero Cavagnoli
Musiche originali di Cristina dalla Cà,www.corsimusicaschio.it eseguite da Bianca Bardin

Presentazione libro LUNEDI 3 DICEMBRE 2012 ore 20,30

 

Brescia 1986-88

“Fu un anno sereno di lavoro sul campo con Giorgi, e di lunghi e tranquilli viaggi domenicali con mio cognato Franco. Con Borgo (ci chiamiamo così da sempre: lui Borgo e io Bardo) i chilometri che portavano agli stadi delle future avversarie scorrevano per la maggior parte in silenzio, mentre proprio lui, autotrasportatore di professione, mi faceva da navigatore, in attesa di riprendere la strada con il suo camion il lunedì mattina. Si pranzava assieme e si andava alla partita, non serviva altro per consolidare la nostra amicizia.”

Tratto dal capitolo 2 de: “L’ultimo spogliatoio”

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Alla caserma militare degli alpini di Dobbiaco con mio cognato Borgo, navigatore ufficiale durante le mie trasferte in veste di osservatore

IL LIBRO

È disponibile il libro:

Adriano Bardin, “L’ultimo spogliatoio”, 232 pag., copertina morbida con alette

Ipertesto edizioni, verona – www.iperedizioni.it

ISBN 978-88-6216-122-0

14,90 Euro

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Padova 1980-81

“Durante l’inverno, prima dell’incontro in casa che si teneva alle 14.30, ci si trovava usualmente al mattino per pranzare molto presto. Di solito – come ho sempre fatto durante la mia carriera – rendevo visita ad entrambe le porte per controllare le condizioni del terreno di gioco. Un giorno, parlando con Carlo il custode, gli feci notare che il terreno della porta sotto la curva degli ospiti era completamente ghiacciato. Vedendomi preoccupato, Carlo non esitò a propormi di seguirlo: ci recammo nel magazzino del comune, che si trovava all’interno dello stadio Appiani, da cui prelevò una fiamma ossidrica. Spendemmo qualche minuto a passare la fiamma lungo la linea di porta senza ottenere grandi risultati, ma con la grande soddisfazione di aver già cominciato la nostra partita.”

Tratto dal capitolo 1 de: “L’ultimo spogliatoio”

Padova 1980-81. Lo stadio Appiani è gremito nonostante la pioggia. Da sinistra, in piedi: De Poli, Perego, Idini, Spinoccia, Andreuzza, Bardin; accosciati: Pezzato, Pilon, Montanini, Berlini, Romanzini

Lanerossi Vicenza 1967-75

Tra i segreti dello spogliatoio vi erano anche personaggi esemplari all’ombra dei quali maturavano i desideri e si formavano le personalità dei boce. A suo modo, nel rapportarsi con i giovani, il brasiliano Luis Vinicio, soprannominato ‘O Lione fin dal periodo di militanza napoletana, costituiva allora una rara eccezione. ‘O Lione era un vero professionista, di quelli che in campo conducono la squadra con severità e correttezza, e fuori si prendono cura del proprio corpo come di una macchina che deve essere sempre tenuta sotto controllo per offrire la migliore prestazione.

Preparazione atletica mattutina nei boschi, durante il ritiro a Lenzerheide (Svizzera). Da sinistra: Ciaschini, Volpato, Bardin, Romanzini, Biasiolo, Gallina, Calosi, De Petri, Rossetti. 1968

Del Duca Ascoli 1965-67

Stadio Del Duca, 1965-66. Durante l’allenamento i giocatori dovevano obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica per non rovinare il manto erboso. Da sinistra, in piedi: Masetto, Mazzone, Bardin, Bigoni, Tomassoni, Capelli; accosciati: Marcos, Beccaccioli, Ghelli, Raccuglia, Aldi

L’ULTIMO SPOGLIATOIO

Un libro.

I miei ricordi.

La mia storia.

Ormai ci siamo…